Mani


Origini dello smalto  



 Qual è la storia dello smalto per unghie?
Secondo fonti non del tutto ufficiali, i primi smalti per unghie nacquero intorno al 3000 AC.
Inizialmente erano composti da una mistura di gomma arabica, cera d’api, albume d’uovo e gelatina. Successivamente si è iniziato a produrli usando derivati delle rose, orchidee e altri fiori misti all’allume.




A che popolo risale questo tipo di decorazione?

Secondo alcuni studi furono i cinesi i primi ad utilizzare lo smalto per unghie nella maniera con cui lo intendiamo al giorno d’oggi. Usavano colori laccati rossi e neri oppure bronzo o argento. Avere le unghie lunghe e curate era, infatti, simbolo di nobiltà e prestigio in quanto indicava la non necessità di lavorare.
Anche gli Egizi erano soliti decorarsi le mani e colorare le unghie. Al contrario delle misture utilizzate dai cinesi, questo popolo era solito usare l’hennè ( lo stesso che oggi si applica come colore sui capelli per tingerli). Tra i colori preferiti di questa popolazione c’era il rosso: Cleopatra colorava le sue unghie di rosso scuro, molto tendente al bordeaux mentre alcune fonti indicano che Nefertiti abbinasse il colore della sua parrucca a quello delle unghie utilizzando un hennè rosso fiammante.

La storia dello smalto sino ai giorni nostri:
Anche gli Incas si dipingevano le unghie, ma non usavano farlo con un unico colore, decoravano le mani con disegni aviformi. Da allora, gli smalti per unghie si sono evoluti molto. Dalle iniziali misture vegetali e minerali si è passati a usare miscele di oli raffinati colorati sino ad arrivare ai coloranti artificiali sciolti in solventi specifici utilizzati ancora oggi.
Con l’invenzione dell’automobile è cambiato il modo di concepire questo cosmetico: le case produttrici hanno iniziato ad ispirarsi ai colori delle carrozzerie delle auto per produrre gli smalti per unghie. Oggi l’industria del nail polish è decisamente molto fiorente ed è uno dei prodotti più amati dalle donne proprio in virtù del fatto che è un campo in continua evoluzione, ricco di novità e molte ne hanno fatto addirittura una professione.



La storia dello smalto:
Nel 1900 uno smalto per unghie lucido viene applicato per la prima volta usando un pennello con setole in pelo di cammello, ma il prodotto non viene commercializzato fino al 1914.
Nel 1911 nacque il marchio Cutex fondato da Northan Warren che racchiudeva una serie di prodotti per le unghie, fra cui un dispositivo per la rimozione delle cuticole.
 In seguito, nel 1924, Cutex e Glazo sono i primi a produrre uno smalto liquido colorato, usando una vernice simile a quella utilizzata per le carrozzerie delle automobili. Le signore più sfrontate applicano il rosa velato su più strati sovrapposti, per ottenere un effetto più pop. 



Negli anni ’20 

nasce la manicure, come la si conosce oggi, grazie a Michelle Menard che utilizzava smalti rosa e rossi.
La volontà è di riprodurre i colori delle vernici fiammanti delle automobili sulle unghie delle donne. 



 
Negli anni ’40,
  con la nascita del Technicolor, le aziende cosmetiche iniziarono a puntare molto sul marketing di massa. L’incredibile aumento delle vendite, dello smalto per unghie in particolare, in tempi così difficili, stimolò la creatività delle case produttrici che perfezionarono le formule e ampliarono le gamme dei colori.
La donna degli anni quaranta sebbene costretta a fare lavori molto duri, in mancanza di uomini a causa del secondo conflitto bellico, non ha assolutamente rinunciato alla propria femminilità, anzi si è affermata socialmente marcando la propria indipendenza in questo decennio.
Gli anni quaranta sono anni di sperimentazione del look, la ricerca costante di una via di mezzo tra il comfort e lo stile rimanendo donne in qualsiasi circostanza

 
Nel 1960 
 presero piede le tonalità pallide e pastello rispetto ai rossi degli anni precedenti.
Mentre negli anni cinquanta lo smalto rosso era il simbolo della moderna donna di casa e della moglie ubbidiente, nella decade successiva le donne cominciavano ad evadere alle regole sociali.


Gli anni ’60

  sono il momento in cui nella moda i colori pastello la fanno da padrone; ispirate allo stile hippie le unghie diventano sempre più corte e pratiche a riflettere lo spirito libero delle donne, che sfocerà poi nella Pop Art dai colori brillanti.

Nel 1970 

fu la volta delle unghie finte inserite sotto le cuticole per farle sembrare il più naturale possibile. 

Negli anni 70 
l’americano Jeff Pink, utilizzando l’acrilico realizzerà una manicure con le punte dipinte di bianco; nasce così la french manicure che spopolerà per tutti.

 Gli anni ’80, 
 quando, oltre al french, si vede l’utilizzo di lacche con tonalità neon, dal giallo luminoso al magenta.
La colla utilizzata non era resistente all’acqua e infatti queste non permanevano a lungo. 




 
Arriviamo al 2000 
e ai suoi primi decenni in cui i prodotti per l’estensione delle unghie hanno subito miglioramenti, è cresciuto l’interesse per il settore delle unghie e lo smalto è diventato sempre più un accessorio moda.

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